Trasformazione digitale: come adeguare infrastrutture e processi aziendali

Trasformazione digitale: come adeguare infrastrutture e processi aziendali

Molte aziende si trovano a dover conciliare modelli operativi ereditati dal passato con l’esigenza di sfruttare nuove tecnologie. La trasformazione digitale offre la possibilità di mettere insieme la storia dell’impresa e uno sguardo verso il futuro, con benefici sia per la produttività sia per la cultura interna. Il settore tecnologico avanza con novità che sembrano cambiare radicalmente i campi di riferimento. E per questo bisognerebbe individuare un percorso che metta in armonia dispositivi e persone, riducendo i tempi di reazione alle novità del mercato e potenziando la collaborazione tra i vari reparti.

Le basi per l’ammodernamento delle infrastrutture

Per avviare una trasformazione digitale concreta, l’infrastruttura aziendale deve essere sottoposta ad un esame approfondito. Server, reti e dispositivi di protezione dei dati sono solo alcune aree da considerare durante l’analisi delle risorse esistenti. Quando un’impresa decide di rinnovare i propri sistemi, è opportuno prevedere investimenti scalabili e coerenti, che siano perfettamente in linea con gli obiettivi di crescita nel medio e lungo termine.

Un esempio, in tema di sicurezza e continuità operativa, è l’attenzione rivolta ai gruppi di continuità. Questi apparecchi sono essenziali perché difendono macchinari e servizi da sbalzi o interruzioni nell’erogazione elettrica, in modo da avere un flusso di lavoro stabile. È possibile consultare un catalogo gruppi di continuità per approfondire l’argomento e conoscere le caratteristiche dei dispositivi di ultima generazione, progettati per rispondere ad esigenze diverse, dalle piccole imprese ai grandi centri di elaborazione dati.

L’aggiornamento dell’hardware, però, non deve essere limitato ai soli gruppi di continuità. In molti casi, è utile rafforzare la rete interna, installare software di monitoraggio e pianificare la sostituzione di componenti usati da qualche anno, per evitare malfunzionamenti che potrebbero compromettere la continuità del lavoro.

I progetti di modernizzazione più completi riguardano, inoltre, un controllo degli standard di sicurezza informatica, per proteggere l’organizzazione dalle intrusioni o dalla perdita di informazioni. A questo proposito, può essere utile la scelta di sistemi di cifratura e di antivirus gestiti centralmente. Sono le aziende che, valutando i rischi a cui sono esposte, possono stilare un piano di rafforzamento infrastrutturale che possa tutelare le operazioni critiche e ottimizzare l’uso delle risorse.

La ristrutturazione dei processi interni

Dopo aver messo mano agli strumenti, è fondamentale analizzare come il personale interagisce con le procedure quotidiane. Una revisione intelligente dei flussi di lavoro rende la trasformazione digitale molto più efficace, perché fa sì che le nuove tecnologie si integrino a pieno regime. Molte realtà, abituate a schemi consolidati, si ritrovano con processi poco flessibili o caratterizzati da duplicazioni di attività e rallentamenti burocratici.

Per questo, bisognerebbe riconsiderare le singole fasi operative, per capire dove è possibile tagliare passaggi superflui oppure rendere automatiche attività ripetitive. La conseguenza immediata è la riduzione dei tempi, ma si ottiene anche una collaborazione più efficace tra i vari reparti.

Ad esempio, si potrebbe scegliere un software gestionale che raccolga dati di vendita, informazioni sulla produzione e feedback dei clienti all’interno di un’unica piattaforma, per rendere più semplice la comunicazione tra chi si occupa di amministrazione, chi segue la catena di montaggio e chi cura il rapporto con il pubblico.

La scelta di cloud e virtualizzazione

La migrazione verso soluzioni cloud e la virtualizzazione delle risorse rappresentano un passaggio molto apprezzato dalle aziende che aspirano a una struttura moderna. Infatti, spostare parte delle attività su piattaforme online dà la libertà di ampliare o ridurre i servizi gradualmente, senza i costi elevati di un data center proprietario. Si possono, a questo proposito, progettare soluzioni personalizzate, che rispettano le normative del settore e le necessità di sicurezza.

La virtualizzazione, inoltre, cambia radicalmente il modo in cui un’impresa sfrutta i propri server. Invece di dedicare un singolo strumento a un’unica funzione, questo principio permette di creare più macchine virtuali indipendenti, gestibili da remoto.

Le imprese che trattano informazioni sensibili, ad esempio, possono mantenere in locale i servizi più delicati, affidandosi invece a server esterni per gli aspetti meno riservati. Grazie a questa gestione ibrida, diventa più semplice organizzare gli investimenti e ridurre i rischi.