Cosa fa un programmatore e come diventarlo

Nell’era digital che ormai stiamo vivendo da alcuni anni, oltre ad essere profondamente mutato il modo in cui facciamo comunicazione, il modo in cui ci relazioniamo col mondo e le interfacce che sfruttiamo per gestire rapporti di qualsiasi natura con persone anche a centinaia di chilometri lontane da noi, è anche mutato il concetto stesso di lavoro e, conseguentemente, di guadagno.

Secondo un’indagine compiuta sul tema nei mesi scorsi, solo qui in Italia sono ben 76mila le figure professionali del settore ICT delle quali numerose aziende sono alla disperata ricerca senza tuttavia essere in grado di trovare nei candidati le caratteristiche delle quali hanno bisogno. E tutto questo avviene nonostante vi siano ogni anno sempre più disoccupati, in particolar modo tra i neolaureati, pieni di grandi speranze al termine dei loro studi che spesso vengono disattese da un panorama in costante mutamento cui non si riesce a stare dietro.

Nell’era della comunicazione digitale la figura professionale per eccellenza è senza dubbio quella del programmatore come ci illustra anche il famoso periodico statunitense Forbes secondo il quale negli USA questo profilo è al quarto posto tra quelli più ricercati dalle aziende d’oltreoceano.

Diventare programmatore rappresenta tuttavia nel Belpaese ancora un punto interrogativo per moltissimi giovani che non sanno barcamenarsi tra le varie opportunità messe loro a disposizione. Molti a dire il vero non sono nemmeno in grado di stabilire con certezza quali siano le mansioni principali di un simile profilo professionali e quali capacità siano richieste.

Cerchiamo di fare chiarezza innanzitutto su questo punto. Un programmatore è un professionista del settore ICT in grado di utilizzare al meglio i linguaggi di programmazione più diffusi e di sfruttare tali linguaggi non solo per la creazione di siti Web ma anche di applicazioni in grado di essere supportate dal maggior numero di piattaforme possibili. A questo si aggiunge la necessità di saper lavorare in team, di conoscere bene la lingua inglese e di essere in grado di comprendere e realizzare al meglio le richieste dei clienti. Si tratta di unire, insomma, una parte tecnica e una più propriamente legata al ruolo del Project Manager in modo da ottenere una figura ambivalente in grado di gestire molteplici necessità.

Per aiutare i giovani che desiderano entrare in questo mondo, TAG Innovation School organizza anche per questo 2017 CodeMaster Frontend Edition, un corso formativo intensivo di 12 settimane che partirà il prossimo 20 marzo e terminerà il 22 luglio. Le lezioni, organizzate in modalità full time dal lunedì al venerdì, permetteranno ai 20 studenti che saranno scelti tra coloro che faranno richiesta per l’accesso al Master di apprendere in maniera approfondita tematiche come i linguaggi CSS, HTML, Javascript, UX Design e molto altro utilizzando quanto appreso in un project work e inoltre iniziando a lavorare subito dopo il corso attraverso uno stage retribuito di ben 6 mesi. Un’opportunità incredibile, insomma, ma attenzione: il tempo a disposizione per farne richiesta è agli sgoccioli. Un motivo in più per pensare da subito al proprio futuro.