Le ultime novità in tema di sicurezza hanno un aspetto sempre più tecnologico e perfezionistico, ma sempre meno “visibile”. Infatti, è proprio la capacità di nascondere agli occhi dei potenziali intrusi o malfattori il potenziale pericolo, per la riuscita dei loro cattivi propositi, una delle novità più sondate dai noti marchi di tecnologia e sicurezza mondiale.
Mentre, ad esempio, la legge e le normative sulla privacy determinano la necessità di dichiarare apertamente che si è in presenza di un impianto o sistema di videosorveglianza, e specificato che esso viene installato ed è continuamente in funzione per la sicurezza di luoghi, materiali e persone, le tecnologie più innovative puntano molto sull’invisibilità. Potrebbe apparire un controsenso, eppure le nuove microcamere studiate appositamente per tutti coloro necessitino di una videosorveglianza continua e a circuito chiuso, non sembrerebbero contrastare la norma. Infatti, seppur invisibili, queste microcamere consentono di ridurre al minimo l’intercettazione da parte dei potenziali malfattori, l’importante è sempre la chiara e limpida dichiarazione della presenza.
Certo, nessuno potrebbe accorgersi di una nuova microcamera, ma la necessità di sicurezza, sempre in aumento, richiede oggi l’assunzione di un qualche rischio: ma se il rischio è dettato da un sistema nascosto (seppur dichiarato nel 90% dei casi, ci teniamo a dirlo) agli occhi degli individui, potenziale infrazione della norma sulla privacy, è sempre meglio che accollarsi quello della perdita di materiali accumulati o prodotti con sforzi e manodopera, o preziosi accuratamente custoditi.
Le aree private, come le abitazioni, possono montare al loro interno microcamere nascoste, a patto che le stesse non intralcino la privacy di vicini o inquilini: un sistema di sicurezza particolarmente adatto per le case isolate, in montagna o al mare, dove si trascorrono solo pochi mesi dell’anno, mentre, nel restante periodo esse restano alla mercé di intrusi e malintenzionati.