Eolico “on grid” e “off grid”: tecnologie utili, per chi?

Le nuove tecnologie sondano i percorsi tracciati dalle nuove risorse rinnovabili ed inesauribili, spingendo ricercatori e scienziati a sviluppare nuove soluzioni che spingano l’economia verso nuovi mercati. Una delle risorse maggiormente studiate (anche per via della grande disponibilità di tale risorsa) è il vento. Non di rado infatti si sono potuti sviluppare grandi parchi eolici in aree distanti dai centri abitati , come ad esempio in mare (off-shore), sfruttandone appieno le capacità produttive di energia.

Ma tali tecnologie richiedono una strutturata rete di diffusione, al fine di rifornire di energia i consumatori e di rispondere al loro fabbisogno, in maniera continua e funzionale alla sostituzione dei metodi tradizionali. L’eolico è, potenzialmente, il settore delle rinnovabili maggiormente implementabile, da più punti di vista: infatti, sono ormai in fase di sviluppo nuovi progetti che richiedono ora questa, ora quella tipologia di applicazione. Parliamo di reti, on grid e off grid.

Le applicazioni “on grid” sono, nello specifico, quei progetti di parchi eolici a grande produzione energetica, direttamente collegati alle reti di diffusione dell’energia: i consumatori fanno richiesta per poter ottenere energia proveniente da tali grandi strutture. Le grandi reti e i grandi impianti eolici consentono di rispondere al fabbisogno di grandi aree e territori, e di integrare gli accorgimenti già previsti nelle abitazioni dalle normative sulla riqualificazione degli edifici, pubblici e privati.

Le applicazioni che, al contrario, fanno capo a progetti definiti “off grid” sono quelle che hanno un potenziale maggiore nel settore dell’eolico: infatti, le ridotte necessità (iter autorizzativi accorciati, piccola produzione energetica) consentono anche a piccole aree di poterne sfruttare a pieno la produttività energetica. In effetti, queste applicazioni sono molto indicate per aree dislocate in luoghi remoti, dove, ad esempio, l’arrivo dell’energia prodotta da grossi impianti non è ancora possibile. Sono tante le località che stanno puntando proprio alle piccole reti “off grid”, per sfruttare le tecnologie rinnovabili e rispondere al proprio fabbisogno energetico, con occhio al “green”.